____________________________________
19 luglio 1992 ...
A Palermo accadeva un fatto, passato alla storia ed alla cronaca come la strage di Via D'Amelio.
Prima che il mio orologio segni la mezzanotte della fine del giorno del sedicesimo anno dopo quell'orribile fatto che ti ha riguardato, ho sentito di ricordarmi di te, della tua vicenda e di coloro che sono periti con te, per mandato e per mano criminale quel giorno: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, nonché dell'unico tuo uomo di scorta sopravvissuto, Antonino Vullo.
Ma senza corredare il mio sentito ricordo di te e delle belle persone che ti scortavano quel giorno con nessuna immagine di strage, di stragisti o di orrore.
Preferisco ricordarti - e ricordare all'Italia ed al mondo - così come tu eri quando ti ho conosciuto ed apprezzato tanti anni fa (cioè come nella foto che qui segue) e come io credo che ancora tu sia, anche vicino a Dio, e come son certo che ti ritroverò un giorno, quando anch'io dovrò venire lì.
Ossia con la fierezza, la fermezza e l'onestà dello e nello sguardo, tipiche delle persone esemplari e pulite come te.
Ma - e non da meno - dei figli migliori del sud Italia e dell'Italia intera, che tu hai amato tanto.
E, quando sarà, mi farai sentire ancora una volta fiero di stringerti e di stringermi la mano o di riabbracciarti, come preferivi fare sempre tu con chi ritenevi degno del tuo affetto o della tua stima e come è stato qualche anno fa, prima che il dito vile di una mano criminale premesse il bottone di un telecomando che ci ha privato per sempre della tua preziosa esistenza.
Ma le persone come te non sono e non saranno mai morte o tra i morti ...
____________________________________ |
| Paolo Borsellino: un grande uomo, un eccellente magistrato ed un degno figlio d'Italia. |
Nessun commento:
Posta un commento