""Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana.""
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Questa frase è attribuita a John Fitzgerald Kennedy; ma, per me, è la frase più bella e suggestiva che ho letto nei titoli di coda del film dedicato a Giovanni Falcone, che è stato trasmesso questa sera da Rai 1 e che è finito pochi minuti fa.
Per me, è come se l'avessero scritta assieme, Falcone e Kennedy.
Poiché entrambi hanno avuto la stessa sorte ed entrambi sono stati due vittime illustri ed innocenti, per ragioni diverse, della medesima indole criminale.
Non vi è alcuna differenza, infatti, tra il crimine mafioso e quello finanziario.
Tu, insigne giudice Falcone, sei morto per mano della mafia siculo-americana.
E tu, insigne presidente Kennedy, sei morto per mano della mafia finanziaria.
Pochi giudici e pochi politici possono permettersi, rispettivamente ed a ragione, di dirsi o di appellarsi come vostri colleghi o, ancor meno, come vostri degni colleghi.
Entrambi avete ed avrete il ricordo e la stima, ora, da sempre e per sempre, di tutti i cittadini e le cittadine più onesti ed operosi del mondo ed i vostri nomi rimarranno scolpiti per sempre nella pagine più belle della storia dell'umanità intera ed il vostro esempio, come le vostre idee, saranno seguiti dai coraggiosi e dagli onesti e cammineranno per sempre con le gambe dei coraggiosi e degli onesti.
I nomi dei vostri carnefici, invece, come le loro "belle azioni od opere", avranno solo la ventura di passare alla cronaca e giammai alla storia, come scrisse in una delle sue tante accorate lettere dalla ingiusta prigionia in cui fu astretto tanti anni fa, un'altra vittima, altrettanto illustre come Voi, che si chiamava Aldo Moro.
E di essere dimenticati anche dai loro più stretti congiunti, oltre che dal mondo.
E' questa la più bella - e non da meno - la più grande differenza tra Voi e loro.
Grazie di cuore a tutti voi per ciò che siete stati, per essere stati come siete stati e per ciò che avete fatto per l'umanità, in coerenza col vostro senso della dignità.
Quelli come voi non sono e non saranno mai morti o tra i morti ...
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Questa frase è attribuita a John Fitzgerald Kennedy; ma, per me, è la frase più bella e suggestiva che ho letto nei titoli di coda del film dedicato a Giovanni Falcone, che è stato trasmesso questa sera da Rai 1 e che è finito pochi minuti fa.
Per me, è come se l'avessero scritta assieme, Falcone e Kennedy.
Poiché entrambi hanno avuto la stessa sorte ed entrambi sono stati due vittime illustri ed innocenti, per ragioni diverse, della medesima indole criminale.
Non vi è alcuna differenza, infatti, tra il crimine mafioso e quello finanziario.
Tu, insigne giudice Falcone, sei morto per mano della mafia siculo-americana.
E tu, insigne presidente Kennedy, sei morto per mano della mafia finanziaria.
Pochi giudici e pochi politici possono permettersi, rispettivamente ed a ragione, di dirsi o di appellarsi come vostri colleghi o, ancor meno, come vostri degni colleghi.
Entrambi avete ed avrete il ricordo e la stima, ora, da sempre e per sempre, di tutti i cittadini e le cittadine più onesti ed operosi del mondo ed i vostri nomi rimarranno scolpiti per sempre nella pagine più belle della storia dell'umanità intera ed il vostro esempio, come le vostre idee, saranno seguiti dai coraggiosi e dagli onesti e cammineranno per sempre con le gambe dei coraggiosi e degli onesti.
I nomi dei vostri carnefici, invece, come le loro "belle azioni od opere", avranno solo la ventura di passare alla cronaca e giammai alla storia, come scrisse in una delle sue tante accorate lettere dalla ingiusta prigionia in cui fu astretto tanti anni fa, un'altra vittima, altrettanto illustre come Voi, che si chiamava Aldo Moro.
E di essere dimenticati anche dai loro più stretti congiunti, oltre che dal mondo.
E' questa la più bella - e non da meno - la più grande differenza tra Voi e loro.
Grazie di cuore a tutti voi per ciò che siete stati, per essere stati come siete stati e per ciò che avete fatto per l'umanità, in coerenza col vostro senso della dignità.
Quelli come voi non sono e non saranno mai morti o tra i morti ...
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Epeo Pittore. Buongiorno, caro Sasa'. Credo che ci siano uomini che hanno un rapporto quasi affettivo o, addirittura, patologico con i soldi; altri, invece, non si lasciano sedurre facilmente perchè sentono di non essere solo corpo, hanno una loro vita interiore positiva, attiva verso le cose che nobilitano l'animo e che spingono a credere nei valori delle cose semplici, nell'essenzialità e nella immortalità dello spirito.
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